Foto di Pietro Romeo, il papa nel tempio valdese di Torino, giugno 2015
Le chiese evangeliche ricordano l’amicizia e il dialogo
A seguito dell’annuncio della morte di papa Francesco ieri 21 aprile, il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), pastore Daniele Garrone, dichiara: «Nell’unirci al cordoglio delle sorelle e dei fratelli cattolici romani, ricordiamo l’impronta del pontificato di papa Francesco, di lui che diceva di fare il papa sentendosi parroco, che, fin dagli anni in Argentina, aveva improntato all’amicizia i rapporti con i credenti di altre chiese, dando così un profilo inedito alle relazioni ecumeniche, in un certo senso recependo il sentire di tanti cristiani. Per la nostra Federazione, sono stati particolarmente significativi il suo impegno per la salvaguardia del creato e per l’accoglienza dei rifugiati e dei migranti, a cominciare dalla sua visita a Lampedusa (8 luglio 2013). Nell’udienza concessa a migliaia di rifugiati dei corridoi umanitari nel marzo 2023, aveva sottolineato il carattere ecumenico dei corridoi, definendolo “un bel segno che unisce fratelli e sorelle che condividono la fede in Cristo’” È nella comunione di questa fede che pensiamo a lui».
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Foto di Pietro Romeo, il papa nel tempio valdese di Torino, giugno 2015